domenica, ottobre 9

"My Summer of Love"






Non che non me lo aspettassi.
Prima o poi la delusione doveva arrivare.
Quindi, diciamocelo :
"My Summer of Love" non mi e' piaciuto.

Per niente.




Quello che mi ha dato piu' fastidio, e' la mancanza di
sincerita' da parte dell'autore.Intendiamoci,
i film
costruiti su di un colpo di scena finale che cambia le carte in tavola (tipo "The Others" o tutti i film di Shamalayan) funzionano se le premesse hanno senso. E' per questo che "Vanilla Sky" mi ha fatto schifo:
non puoi impostare tutta la vicenda su qualcosa e poi ad un certo punto dire che non e' vero niente! In questo filmetto, succede esattamente questo.

Il tema non e' certo nuovo, ma qui il tentativo di originalita' rasenta il ridicolo. Nei film "lesbici" di solito l'universo maschile ne esce con le ossa rotte, mentre qui, paradossalmente,
i due mondi non sembrano tanto diversi : L'amore di Tam e' fittizio, un'avventura estiva, cosi' per divertirsi. Peccato che sia il perno del film!

Cosi' come le varie tematiche affrontate : La "conversione" del fratello di Monna, che alla fine si rivela essere una maschera, un'ipocrisia. I momenti intensi, L'ouja board, il ricordo della sorella scheletrica e con i denti gialli, il dolore di Tam... tutto invalidato, reso inutile dal finale, con Tam che diventa praticamente un'altra persona, totalmente fuori dal personaggio.

A questo punto, di solito, si cerca di salvare il tutto con un finale tragico, ma persino questo viene negato (se non simbolicamente) e Monna continua la sua vita, ferita, forse lesbica, senza famiglia, senza amore, senza speranza.
Qual'e' il senso di tutto cio'? La vita e' solo una presa in giro? Monna continuera' a vivere, senza piu' fidarsi di una persona che potrebbe amarla veramente?
Desolazione.

La regia soffre un po' di "sindrome del videoclip", ma in generale se la cava, con alcune scene riuscite (La sala da ballo post-funghetti con la musica perfetta di Goldfrapp, la promessa d'amore eterno davanti al fuoco, i loro profili in controluce) e in generale con una fotografia eccellente.
Le scena amorose tra le due ragazze sono girate bene, come spesso accade nella sfera saffica, l'atto sessuale non sembra mai innaturale, mai forzato:
Due esseri umani stupendi che si completano, che si aggregano,cercando qualcos'altro.

Le interpreti sono piu' o meno brave, Nathalie Press sembra una Tilda Swinton giovane e inesperta, ma gia' con un certo fascino ambiguo. Emily Blunt e' bellissima, anche se recita come un tornio di precisione.

Da evitare.

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